Riuniti a congresso, i pediatri della Simpef (Sindacato medici pediatri di famiglia) hanno lanciato l'allarme.
"Il 74% degli adolescenti maschi e il 37% delle femmine ricorre al web per fare sesso, vedere sesso, sapere tutto sul sesso o cercare un partner" sostiene il sessuologo Maurizio Bini, direttore del centro Riproduzione e del centro dell'Osservatorio nazionale sull'identità di genere (Onig) dell'ospedale Niguarda di Milano.
Il fenomeno più preoccupante?
Il sexting, cioè l'invio di immagini sessualmente esplicite, oppure di testi inerenti al sesso attraverso i mezzi informatici.
Secondo una recente indagine, il 20% degli adolescenti ha inviato queste immagini e il 40% le ha ricevute.
Inoltre il 25% degli adolescenti che pratica sexting invia le proprie immagini non solo al partner o all'amico del cuore, ma a più persone esponendosi a seri pericoli in rete.
Fonte: Viversani & Belli, 12/10/12
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